La spirale ha un moto centripeto e un moto centrigugo.
E’ una danza alchemica che dal fuori conduce al centro, al nucleo, all’intimo. BLU.
E dal centro si irradia verso il mondo con una forza prorompente. GIALLO.
Come i cicli della natura, notte e giorno, crescita e decrescita, veglia e riposo, movimento e stasi, pieno e vuoto.
Come i cicli della vita, nascita e morte, apnea e respiro.
In principio era il buio e il caos. NERO.
Dal buio originò la luce. Let there be light! BIANCO.
L’oscurità, l’ombra, la notte sono “creature” in cui la luce è potenziale. C’è ma non si vede con uno sguardo distratto, richiede sguardo contemplativo.
E’ il mistero, l’arcano, l’inesprimibile, sostanza costituente l’universo.
Nella notte ci sono grandi luci e grandi comprensioni.
L’amore è carne e spirito. Lo spirito conosce il cielo grazie ai profumi sensuali della terra. ROSSO. La strada in salita e la strada in discesa sono un’unica via.
La preghiera è tendere verso avendo assaporato la miseria del vivere qui.
L’utero contiene la vita. Il suo archetipo è la caverna, anticamera misteriosa di un luogo sotterraneo.
Madre, mare.
Buio e luce.
Fiat lux.
Spiràlia è una performance per voce e live painting che vuole indagare il tema degli opposti e della loro coincidenza.
Voce e tratto in un dialogo che di scena in scena compiono un viaggio tra gli interrogativi, gli incontri e gli scontri, i chiaroscuri, sullo sfondo di colori scelti per le loro qualità simboliche ed evocative a caratterizzare ogni singola scena.
Water, is taught by thirst.
Land – by the Oceans passed. Transport – by throe –
Peace – by its battles told – Love, by Memorial Mold – Birds, by the Snow.
(Emily Dickinson)
Elsa Martin – voice, live electronics
Cosimo Miorelli – live pianting